La moda del momento è la virtualizzazione.

Il futuro, secondo me, dovrà vedere sempre più applicazioni portable. La virtualizzazione va bene per gestire più installazioni, magari di sistemi operativi diversi e che utilizzano le più svariate tecnologie.

Ma l’utente domestico ha altri bisogni. A volte mi capita di dover ripristinare il sistema operativo e la cosa che trovo maggiormente seccante (oltre all’installazione del S.O. e dei successivi driver) è proprio quella di diver installare nuovamente tutti quei software che, in un modo o nell’altro, portano con loro informazioni preziose. Se reinstallo il client di posta elettronica, perdo i contatti e le mail precedenti. Se reinstallo il browser perdo i plugin installati e i bookmark.

Per fortuna ultimamente, ai programmi che girano su chiavetta USB, si sono affiancati i programmi che possono essere scaricati liberamente, decompressi sul disco ed eseguiti in tutta tranquillità. Non lasciano file sparsi e resistono (se messi ad esempio in una partizione a parte) alle varie installazioni del S.O.

Una comodità incredibile.