Non perdo tempo a spiegare cosa sia VirtualBox della Oracle .
Come prima cosa è necessario andare sul sito VirtualBox e scaricare l’ultima versione disponibile per il proprio sistema operativo. Alla data di questo articolo la versione disponibile è la 5.2.22. Ricordatevi di scaricare anche il VirtualBox Extension Pack per aggiungere funzionalità aggiuntive come il supporto USB 2.0 e 3.0, la crittografia dei dischi e il supporto alle schede Intel con tecnologia NVMe e PXE.
Per Linux Mint io ho scaricato la versione “All distrubutions” che scarica un file con estensione .run da eseguire da console. Il file ha estensione .run e occupa circa 68 MB, mentre il file con l’Extension Pack (unico per tutte le distribuzioni in quanto funziona com un plugin) occupa circa 20 MB.
Per eseguire l’installazione è necessario dare i permessi di esecuzione al file appena scaricato mediante il comando chmod +x VirtualBox-5.2.22-126460-Linux_amd64.run
e successivamente digitare sudo ./VirtualBox-5.2.22-126460-Linux_amd64.run
Quando VirtualBox è stato correttamente installato è necessario andare nel menù File – Preferenze – Estensioni e caricare l’Extensin Pack precedentemente scaricato.
Infine, come ultimo passo, è necessario dare accesso a VirtualBox al sottosisitema USB; per fare questo è necessario che l’utente che esegue VirtualBox appartenza al gruppo vboxuser. Per associare l’utente al gruppo è necessario aprire il terminale e digitare il seguente comando: sudo usermod -aG vboxusers <USERNAME>
.
Dove, ovviamente USERNAME è il nome dell’utente che esegue VirtualBox.