Quello che riporto di seguito è un articolo che avevo pubblicato, se non ricordo male, su borotalcol.org… oppure su una precedente versione del mio sito basata sul CMS Serendipity. In ogni caso lo ripropongo…


Molto probabilmente queste righe sono il frutto della serata che sta iniziando. Per chi non lo sapesse oggi è venerdì. Sono a casa da solo, i parents sono fuori e sono davanti al pc con un cuba libre fatto a mano con tanto di lime e zucchero di canna. Spero di riuscire e postare le foto della preparazione nei prossimi 3 anni. Colonna sonora: Hotel Costes. Puro polleggio. Mi accorgo solo adesso che il titolo del post e la descrizione di questo inizio serata possono portare il lettore a facili accostamenti… eppure non è mia intenzione. La vita perfetta richiamata dal titolo non è la mia, bensì quella di alcune persone che si ha la fortuna (o la sfortuna) di incontrare. Quelli che magari subito non ti danno confidenza ma poi basta poco per rovesciarti addosso confidenze e segreti che tu guarderesti bene dal divulgare. Quelli che tu dici una cosa e loro dicono di aver vissuto una esperienza simile sulla loro pelle, però infinitamente migliore. Quelli che hanno sempre un mare di ragazze ai loro piedi. Quelli che non devono mai attaccare gancio con le ragazze, perchè tanto sono le ragazze che ci provano (in modo palese e sensuale) con loro. Quelli che sono stati in posti migliori dei tuoi. Quelli che entrano nei locali che tu vedi solo dalla fine della fila perchè tanto non ti faranno entrare. E poi mi viene in mente Paperino. Un racconto dove lui immaginava una sua vita perfetta. Dirigente di una importante azienda, sposato con Paperina, una lussuosissima macchina (e non la vecchia 313), Zio Paperone in fase di pensionamento che gli avrebbe lasciato tutta la sua immensa fortuna… …una vita perfetta… buca sui campi da golf al primo tiro… vittoria in ogni gara con i motoscafi… ogni agio e ogni lusso possibile… mai una cosa storta… …poi però inizia a diventare apatico, grasso, insofferente, annoiato… …si sveglia dal sogno e la prima cosa che chiede a Zio Paperone è di essere messo su un aereo diretto al polo nord per risolvere i soliti problemi dello Zione… fin che c’è decide di prendere l’aereo più scassato… giusto per essere sicuro di avere dei problemi già durante il viaggio… Il perdente… ecco una figura sottovalutata ma mitica… Quanto mi piacciono i perdenti… quelli che ci provano… i Paperino della situazione. Quelli che si godono la vita in ogni momento perchè è la vita che li mette alla prova. E’ la vita che gli tira dei pugni nello stomaco. Quelli che le ragazze le devono inseguire… Quelli che rimangono fuori dai locali perchè non hanno la camicia… Quelli che si impegnano ma che falliscono… Quelli che non hanno la macchina nuova ma non si fanno problemi a parcheggiarla dove ce n’è bisogno… Quelli che quando una ragazza gli dice “Andiamo?” loro sono talmente ubriachi che vanno a smarrirsi in un non meglio identificato punto della spiaggia… Quelli che come il coyote non smettono mai di provarci e si rialzano con le ferite ancora doloranti ma con la voglia di continuare a giocare… Perchè a me i perdenti sono sempre stati simpatici… quando ti raccontano le loro avventure nascondono dietro il loro timido sorriso il piacere per averci provato ed aver fallito… quella piacevole sensazione che ti fa sentire un eroe anche se, in fondo, non hai fatto nulla di speciale. In attesa della prossima caduta!


La foto che avrei sempre voluto utilizzare per questo articolo era la vignetta finale del racconto di Paperino citato nel post. Ma non sono mai riuscito a recuperarla, per questo motivo ho utilizzato la foto del cuba libre che avevo preparato quel venerdì sera citato nel testo.

Questo post è dedicato a Paperino. Con me nella foto e co-autore del blog borotalcol.org.