Libro dichiaratamente sperimentale e, direi, provocatorio.
Strepitosa la caduta dei confini tra spazio interno e spazio esterno… gli edifici non hanno pareti e e lo “spazio esterno” è un continuum con le stanze vissute e frequentate da personaggi folli.
Le geometrie e i piani dello spazio si innestano, continuano o irrompono sui lineamenti dei personaggi.
Molto sperimentale. E la cosa bella delle sperimentazioni è che solo i critici le possono apprezzare positivamente. Consiglio la lettura di questo libro sotto l’effetto degli allucinogeni (ma quelli sperimentali).