– Ora senti, voglio che tu sappia esattamente di cosa stiamo parlando, ok? Questa non è come la TV… è un po’ meglio…questa è vita reale… un pezzo di vita di qualcuno… puro e integrale dritto nella corteccia cerebrale… insomma sei lì, lo stai facendo, lo stai vedendo, lo stai sentendo, lo stai provando.
– che genere di cose esattamente?
– esattamente qualunque cosa, qualunque cosa tu voglia, chiunque tu voglia essere, ok? Insomma se vuoi andare a sciare senza lasciare il tuo studio puoi farlo… ma presumo che uno come te quando vuole andare a sciare voli ad Aspen… Non è certo questa roba qui che ti interessa… è la roba che non puoi avere giusto… il frutto proibito… come irrompere in un negozio di liquori con una 357 Magnum, sentire l’adrenalina che ti pompa nelle vene, eh?… oppure, vedi quello là giù, con quella filippina superdotata, ti piacerebbe essere quello lì… per 20 minuti… i 20 minuti giusti… si? io posso farlo accadere senza neanche farti macchiare la fede nuziale.
– niente male…
– io posso farti avere quello che vuoi… posso farlo… posso procurarti qualsiasi cosa… non devi fare altro che parlare con me… fidati di me, fidati… perchè io sono il tuo confessore… sono il tuo strizzacervelli… io sono il tuo collegamento diretto alla centralina della anime… io sono l’uomo magico… il Babbo Natale del subconscio. Lo dici… lo pensi… puoi averlo.
Strange Days, Kathryn Bigelow (1995)